Dalle luci di Natale alle notti buie del Myanmar

Dalle luci di Natale alle notti buie del Myanmar

In Italia, questo è il periodo in cui le città si accendono. Le strade si riempiono di luminarie che scaldano l’atmosfera e ci accompagnano verso il Natale. La luce diventa simbolo di festa, di attesa, di speranza.


In Myanmar, invece, una singola lampada può determinare la possibilità stessa di essere curati.

La foto che accompagna questa storia parla da sola: una bambina in piede al centro, la mamma il papà e l'operatore sanitario attorno a lei, e una piccola fonte luminosa che permette alla visita di svolgersi. È una scena semplice, essenziale. Eppure racchiude un mondo: la cura che si fa strada nella notte.


Nei villaggi più isolati del Myanmar l’elettricità è rara. Molti pazienti arrivano dopo il tramonto, quando rientrano dai campi. Prima dell’arrivo dei kit solari, i village health workers visitavano i bambini reggendo una torcia con una mano e cercando di curare con l’altra. Uno sforzo immenso, spesso insufficiente.

Grazie alla collaborazione tra MAF e Medical Action Myanmar, sono stati distribuiti nuovi kit solari che illuminano le capanne di bambù dove avvengono visite, medicazioni, parti e controlli notturni. Un cambiamento minimo nella forma, enorme nella sostanza. Dove prima c’era buio, ora c’è la possibilità di intervenire, formarsi, diagnosticare, salvare vite.


In queste settimane in cui le nostre città brillano, la fioca lampada accesa in un villaggio del Myanmar assume un significato particolare. È la dimostrazione che la luce non è solo decorazione: è dignità, cura, speranza concreta. È la stessa luce che, da più di settant’anni, MAF si impegna a portare nelle zone più isolate del mondo.

Una piccola lampada non illumina solo una stanza. Illumina un futuro possibile. E, grazie al sostegno di tanti, può accendersi ancora in molte altre notti.


Un volo può cambiare una vita. Anche oggi.

Aiuta altri a raggiungere la stessa speranza.

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